LE CASTELLA - BENVENUTI
distanza dal camping 500 mt.
Quando
si vuol descrivere una località, ci si deve chiedere : "Cos’ha questo
luogo più di altri, magari anche più rinomati?". Nel caso di
Le Castella, la risposta è semplice: oltre ad essere un’area che, come in uno
scrigno, racchiude grandi valori paesistici e culturali, rendendola una delle più
autentiche ed affascinanti che la Calabria possa vantare, in nessun altro luogo
è possibile sentire, come qui, il respiro della storia. A caratterizzare la
località, una sorta di piccola isola, posta a poco più di cento metri dalla
riva, che ospita un castello, eretto presumibilmente nel XIII secolo e che nel
cinquecento, ha subito un’ampia ristrutturazione. Questa struttura faceva
parte dall’apparato difensivo, che ebbe un ruolo fondamentale durante
l'invasione turca in Calabria, costituito da un sistema di fortificazioni: da
qui il nome Le Castella. Protesa sulle acque limpide, nelle lievi
increspature del mare è possibile leggere la storia del suo passato. Mille
leggende fioriscono sul luogo: questo lembo di terra, infatti, è ancora capace
di offrire memorie e storie che affondano le loro radici in echi del passato
riportando alla mente visioni di scimitarre, spade e lance che scintillano al
sole. Questa atmosfera particolare non è sfuggita al regista Mario Monicelli,
che vi ha girato il film "Brancaleone alle crociate", che ha
contribuito a far conoscere quello che è divenuto uno dei simboli turistici più
conosciuti della Calabria. Così, arrivando nei pressi del castello e scrutando
il mare, sembra di rivivere queste avventure, che paiono svolgersi proprio sulla
linea dell'orizzonte dell’immaginazione. In questo mondo, narrato ancora oggi
dai vecchi marinai, intenti a rammendare le loro reti ed i ricordi, si
incontrano storie strane, misteriose, che hanno come scenario il mare. Quel mare
con le sue ombre e i riflessi solari, contribuisce ad animare liriche di poeti
ed immaginifici racconti, facendo loro assumere forme e sembianze umane. Vi si
può incontrare, ad esempio, Occhialì (o per taluni Uccialì) giovinetto del
luogo che, rapito dai turchi come schiavo, è finito col diventare il
capo della marineria ottomana. Pervasi da questa atmosfera, sembra quasi che la
sua statua, posta in ricordo nella piazzetta di Le Castella, si animi e
accompagni il visitatore a scrutare l'orizzonte ed a condurlo verso nuove
avventure da solcare. Oppure, nelle giornate terse di rumori, sembra quasi di
sentire il rintocco delle campane rubate dai turchi ed inghiottite dal mare.
Tutte queste sensazioni provoca un soggiorno a Le Castella, che appare un paese
fuori dal tempo, un'antica striscia di terra adagiata sul mare, memore di
antiche culture e custode di mille tradizioni. Se, poi, ci si porta anche il
bagaglio della fantasia, si può udire il mare raccontare ancora mille altri
racconti, di questa terra che forse più di ogni altra è riuscita a mantenere
nel tempo un invidiabile equilibrio tra natura, storia e cultura. Non c’è
solo il castello da ammirare, ma anche un entroterra altrettanto spettacolare.
Inoltre esiste anche una riserva marina, che nell’offrire bellissimi
spettacoli naturali, preserva l’ambiente della zona. Ad inebriare sono anche i
profumi e i sapori, quelli del mare pescoso e della vite locale, frutto della
sapienza e maestria di abili mani. Questa è una terra in cui sono
confluite mille etnie, dove gli aspetti antichi convivono con quelli della
modernità, così, ad un tiro di schioppo dal Castello, ecco sorgere
l’Aeroporto S. Anna, che renderà più agevole l’arrivo dei visitatori.
Questo è il luogo adatto per chi viaggiando è alla scoperta di suggestivi
angoli capaci di arricchire il proprio archivio delle conoscenze e delle
emozioni; tali virtù rendono questa terra più attraente di altri lidi, belli
ma senza anima. Le Castella non mancherà di stupire anche chi già
conosce altre località marine, soprattutto ma non solo per la splendida
coreografia del suo castello che sembra sorgere dalle acque, come un balcone
segreto tra il cielo ed il mare. Buon Viaggio.
Giacinto Carvelli.